29-07-23
Con comodo, ore 9:20 al Berni (le sveglie alle 5 le lasciamo alle scialpinistiche primaverili sul Dosegù) partiamo in direzione della Punta Sofrzellina e quindi con rapida progressione saliamo lungo la meravigliosa cresta N che porta alla sommità del Corno dei Tre Signori. Prima parte tecnica, di buona roccia, la seconda un marciume fatto e finito. Una montagna che lentamente sembra destinata a crollare e a perdere pezzi. Ormai il povero ghiacciaio della Sforzellina è ridotto ad uno sputo, si salva solo grazie ai detriti che lo proteggono. . Che non si salverà invece, purtroppo, è il Lago Bianco. La bianca neve artificiale per le piste da sci nonchè il profitto e la speculazione vincono sempre, sembra, purtroppo.
Un devasto al territorio che non ha uguali. Mi sono messo a piangere nel vedere ruspe e scavatori al lavoro per sbancare terra, distruggere le rocce che riposano lì da millenni e ad ascoltare l’assordamente rumore di morte dei martelli pneumatici… L’ultimo baluardo della Natura allo stato brado, l’ultima oasi di pace che pensavamo l’avesse scampata dalle follie della “montagna”. A nulla è servita la petizione. A nulla le grida e le discussioni. Nostro malgrado finisce qui una battaglia, forse persa in partenza, che mi ha coinvolto fin da subito grazie al caro amico Marco. Sono solo dispiaciuto nel vedere guide, esercenti e tanta gente indifferente a questo scempio. Perdonate la sincerità, ma sono proprio deluso da questo mondo e da come gli interessi purtroppo prevalgono sempre su tutto. Ad essere distrutta è la montagna però.