Roccia Nera 4075m
Gemello del Breithorn 4106m
Breithorn Orientale 4141m
Breithorn Centrale 4160m
Breithorn Occidentale 4165m
Da sempre la Traversata del Monte Breithorn è una di quelle avventure che mi avevano sempre attirato ed incuriosito. Con l’amico fidato Marco iniziamo a sentirci sui programmi alpinistici di questa estate solo a inizio luglio, ma l’ottimo innevamento in quota e il meteo stabile di questa domenica di metà luglio hanno fatto in modo che la scelta della nostra prossima avventura ricadesse proprio sul Breithorn o “Corno Largo” così è la traduzione letterale dal tedesco. Non avevo mai pensato si trattasse di un qualcosa di facile e immediato, anzi avendo letto gradazione l’ho sempre ritenuta a ragione un’ascensione impegnativa e da non sottovalutare. Il risultato sarà una scalata memorabile e spettacolare. Arrampicare a queste quote non è certo una passeggiata, ma la voglia di avventura andava soddisfatta.
Partenza con la prima funivia da Breuil Cervinia alle ore 7:30. Raggiungiamo il Plateau Rosa a circa 3400m di quota alle 8:15 con una comodità a cui siamo poco abituati: negli ultimi anni infatti praticamente ogni alpinistica in Vallese ce la siamo sudata a piedi dai 1400m del fondovalle, ma questa volta con l’obiettivo della traversata in giornata abbiamo preferito investire un cinquantone (+5) per risparmiare muscoli le ginocchia.
Il Plateau Rosa sopra Breuil Cervinia al confine con Zermatt è quanto di peggio un appassionato e amante della montagna possa desiderare: cemento armato a vista in praticamente ogni struttura, container depositati in ogni angolo, gatti delle nevi, scavatori, ruspe, barili, cingoli abbandonati, reti, ferraglia sparsa e un labirinto di cavi e funi degli skilift e delle funivie. Eclatante il Piccolo Cervino, letteralmente sventrato e bucato per dare spazio all’arrivo di tre funivie che arrivano dai fondo valle italiani e svizzeri. Unica consolazione il Cervino, il Weissohorn e lo Zinalrothorn a dare spettacolo.
Alla svelta usciamo da questo brutto inferno e ci dirigiamo lungo le piste da sci verso il Plateau dei Breithorn appena sotto la Gobba di Rollin dove arriva uno degli skilift più alti delle Alpi, circa 3900m. Da lì con lungo traverso discendente sul Grande Ghiacciaio di Verra, in circa un’ora e mezza raggiungiamo la parete della Roccia Nera 4075m (350m 45°) che facilmente scaliamo, sarà il primo 4000 della giornata. Vista spaziale sul Monte Rosa, Dofour e Nordend in primis, e su tutti i giganti del Vallese e della Valle d’Aosta. Per bellissima cresta nevosa con cornici immense a sbalzo verso nord raggiungiamo facilmente il Gemello del Breithorn 4106m. Due doppie a sbalzo ci portano sul ghiacciaio sottostante e sempre con semplicità saliamo alla cima del Breithorn Orientale 4141m. Altre due doppie e finalmente raggiungiamo la Finestra del Breithorn a 4008m di quota. Da lì iniziano le difficoltà tecniche. La salita al Breithon Centrale infatti richiede la scalata di una cresta piuttosto complessa, il grado obbligatorio non mente, IV+. Raggiungiamo l’attacco della parete e affronto con decisione i primi tiri di corda, utili friend medio piccoli per integrare soste e proteggere la progressione. Qualche passo di IV+ porta in cima al primo gendarme. Da lì la cresta si fa un po’ più facile, sempre sul III, ma molto più esposta. La parete nord è impressionante, le cornici di neve a sbalzo pure. Uno spettacolo incredibile. Dopo un’altra parete stavolta più facile raggiungiamo un intaglio che con passo atletico ed esposto porta sulla cresta nevosa. Siamo in ritardo sulla tabella di marcia per l’attesa di una cordata davanti a noi, la funivia del ritorno alle 15:50 non aspetta; siamo sul Breithorn Centrale e sono le 14:50. In un quarto d’ora a tutta lungo una cresta nevosa siamo sul Breithorn Occidentale 4165m, il più alto ed ultimo 4000 della giornata, il mio #30 per la precisione. Discesa a tutta fino alla funivia che prendiamo letteralmente al volo alle 15:50. Rientro a valle una volta tanto in comodità.