15-08-24
La serata della montagna al Rifugio Garibaldi riscuote un buon successo nonostante il meteo non incoraggiasse a salire al rifugio per assistere e pernottare. Sempre bello trascorrere serate in compagnia a parlare di montagna, arrampicata, alpinismo ed ambiente. Un grazie ancora a Dado per l’opportunità che mi ha concesso. Spero di aver fatto felici tutti con le mie immagini e le mie storie di montagna.
Mattina da incorniciare: questo genere di giornate caratterizzate da meravigliose traversate d’alta montagna come questa sono in grado di appagare nel corpo e nello spirito anche l’alpinista più esigente e affamato di avventure. Si attraversano posti magici, ambienti immacolati e selvaggi, un ghiacciaio, valichi severi e fuori dal mondo… Una vera e propria chicca che ha pochi uguali qui dalle nostre parti.
Punto la sveglia alle ore 4:30 con l’idea di salire alla classica Punta Venerocolo 3323m di quota passando per il facile sentiero dell’omonimo valico. Qualche sosta fotografica d’obbligo mi rallenta, ma raggiungo in completa solitudine la vetta rocciosa, uno dei balconi più spettacolari dell’intero gruppo dell’Adamello con vista eccezionale sulla nord, sul Corno Bianco e sul Ghiacciaio del Mandrone e del Pian di Neve. Alba discreta, non eccezionale a causa di nubi lontane che hanno impedito il sorgere diretto del sole dall’orizzonte, tuttavia sono riuscito ugualmente a dare sfogo alla mia macchina fotografica togliendomi qualche soddisfazione.
Dopo circa 40 minuti trascorsi in vetta a scattare, meditare e godermi il silenzio e lo spettacolo che avevo di fronte ai miei occhi inizio la discesa al Passo Venerocolo, calzo i ramponi ed inizio la delicata discesa sul Ghiacciaio Pisgana. Buchi tutti coperti, rigelo notturno ottimo e in ben che non si dica sono già sotto la Bocchetta della Calotta a 2964mslm. Da lì avevo due opzioni, o proseguire in discesa fino al Lago del Pisgana e quindi in Val Sozzine a Ponte di Legno, oppure salire al valico soprastante dove è anche situato il bellissimo Bivacco Francesco Regosa e passando per la Bocchetta dei Buoi raggiungere la conca di Pozzuolo e il Corno d’Aola. Una cosa tira l’altra e in breve raggiungo proprio la Bocchetta della Calotta e quindi in circa mezz’ora anche la Cima Calotta a 3211mlsm. Panorama splendido sul Ghiacciaio Pisgana e sull’Adamello, nonchè sulla Val d’Avio e sulla Valle dei Frati.
Discesa quindi per una via insolita passando per la cresta est e poi ritrovato il sentiero giungo alla Bocchetta dei Buoi e in breve al Rifugio Corno d’Aola.