Corno d’Aola (2642mslm) e Punta Intelvi (2719mslm) – Alpinismo a Ponte di Legno

Corno d’Aola (2642mslm) e Punta Intelvi (2719mslm) – Alpinismo a Ponte di Legno

2-11-24

Sono pochissime le persone che hanno avuto la fortuna di riuscire a percorrere per intero la cresta che collega il Corno d’Aola al Salimmo. Da ormai più di 5 anni sono proprio uno di questi fortunati che osservando dal paese la meravigliosa linea disegnata dal granito della Valle Seria può dire di esserci stato con i propri piedi; parola mia si tratta di una delle creste più spettacolari e impegnative che abbiamo qui in zona. Questa cresta attraversa la Punta Intelvi, la Punta Valbione, la Pozzuolo e la Valle Seria e tocca innumerevoli guglie e pinnacoli con passaggi fino al V+ trad, il tutto in un ambiente immacolato e vergine, un vero e proprio terreno d’avventura.

Questo giro con Chicca vogliamo provare un bel “from town to peak” partendo da casa e raggiungendo la cima del Corno d’Aola. Sono quasi 1500+ perciò senza strafare saliamo la vertical lungo la pista da sci che porta fino all’arrivo dello skilift dell’Angelo. Quindi proseguiamo su bel sentiero prima e su traccia poi toccando l’anticima del Corno d’Aola, elevazione facilmente raggiungibile a circa 2500m di quota. Qualche ometto qua e là aiuta senza dubbio nella progressione. Per ripido versante, ormai senza traccia o sentiero per via delle frane tipiche di queste pendenze, si raggiunge la rocciosa punta del Corno d’Aola 2642m di quota, poche difficoltà degne di nota. Da qui le cose si fanno più divertenti, ma basta un po’ di abitudine a questi ambienti per divertirsi come dei matti. Passaggini di roccia, canali da attraversare, piccoli diedri da scalare e si raggiunge la piccola croce della Punta Intelvi 2719m.

Panorama splendido sul Ghiacciaio del Pisgana, sulla conca di Pozzuolo, su tutto Ponte di Legno e l’Alta Val Camonica e sui gruppi del Castellaccio-Lagoscuro. Grazie alla meravigliosa trasparenza del cielo, di un colore azzurro puro, si riusciva a vedere perfino il Cervino, il Monte Rosa, il Dom ed il Tashhorn, tra i 4000m più belli delle Alpi Vallesane.

Una vera e propria goduria poter godere della solitudine in questi luoghi selvaggi ed immacolati, dove ancora la mano dell’uomo non è riuscita per fortuna ad arrivare. Discesa lunga e faticosa lungo la linea di salita.