Punta Castellaccio (3025mslm) – Direttissima dalla Val Sozzine, Ponte di Legno

Punta Castellaccio (3025mslm) – Direttissima dalla Val Sozzine, Ponte di Legno

9-11-24

Un alone di mistero ha sempre avvolto per me la costiera nord ovest del Castellaccio. Non ci avevo letteralmente mai messo piede se non la scorsa settimana quando con Chicca eravamo saliti al Dosso di Casamadre proprio partendo dalla Val Sozzine e risalendo l’antica e selvaggia traccia che risale fino alla conca dominata dall’alto dallo spigolo N del Castellaccio.

Antichi segnavia, quando ancora la vernice conteneva piombo e non sbiadiva con il passare degli anni, sono sparsi qua e là sui sassi in modo talvolta logico e talvolta no, in mezzo a frane o capovolti. Si vede subito che di qua non ci passano molte persone. Una delle più belle e faticose giornate di questo strano autunno non poteva che trascorrersi in un luogo selvaggio e remoto come questo.

Partenza comoda con gli scarponi da casa, quindi su fino a Plas de l’Ort lungo la Val Sozzine e quindi deviando a sinistra e risalendo a destra del Corno Piatto raggiungo in completa solitudine la conca sotto il Castellaccio. Per il Dosso di Casamadre si devia a sinistra, dove settimana scorsa siam stati Chicca ed io, ma oggi il mio obiettivo era più in alto. Massi ovunque, frane, nevai e raggiungo una conca lunare, in gran parte innevata appena sotto l’anticorpo del Gendarme di Casamadre. Risalgo per una paretina con catene arrugginite spezzate del vecchio sentiero e in un attimo eccomi a Passo Castellaccio. Già fino a qua sarebbe sufficiente per definirlo un giro meraviglioso, ma bisognava mettere una ciliegina sulla torta. Passando per il Passo del Dito risalgo a Punta Castellaccio 3025m con qualche passo di II+ e qualche tratto delicato innevato. Discesa dalla cima per medesima linea fino a Passo Paradiso e quindi per la pista da sci arrivo in Tonale dove papà è lì ad aspettarmi, le ginocchia ringraziano.

Un vero e proprio “from town to peak” su circa 1850+ e parecchi km, di quelli che più genuini e spettacolari non si può. Un piccolo sogno che si avvera. Dopo il giro della scorsa settimana sono riuscito finalmente a visitare e conoscere uno di quei posti che mi guardano da quando sono nato e che aveva sempre lasciato in me il desiderio di scoprire il suo lato più oscuro e selvaggio.