Itinerario
4,5-08-18. Sarà perchè il nome della via in cui abito è proprio Corno di Cavento, ma questa montagna per me è sempre stata una delle preferite. La sua immensa parete NW, la storia che raccontano i suoi pendii, le battaglie che sono state combattute ai tempi della Grande Guerra sulla sua vetta, il fascino che da lontano trasmette a chiunque la osservi… Che dire? Una cima speciale, una vera e propria chicca. L’ho salita da solo in giornata con gli sci d’alpinismo giusto un anno e mezzo fa e avere l’occasione di vivere questi posti magnifici anche d’estate andava presa al volo. Resti di baracche, artiglieria, fili spinati e pezzi di storia sono disseminati lungo il lungo cammino che dal rifugio Lobbia Alta ai Caduti dell’Adamello del Romano Ceschini conduce alla vetta del Cavento.

Sulla cima è posta una delle croci più belle di quelle che io abbia mai visto: un elmetto alpino e uno dei kaiserjeger sulle due braccia della croce, collegati da spezzoni di filo spinato, come a volere simboleggiare in simultanea la violenza, la guerra e le crudeltà con invece l’amore che ci deve, ripeto, deve, legare gli uni agli altri, anche con la forza. Non dimentichiamo cosa fecero i nostri avi, gli errori del passato e le cattiverie di cui l’uomo è capace e costruiamo un futuro di amore tra popoli e civiltà. CAI Edolo sempre protagonista di fantastiche avventure sulle più belle montagne che ci circondano! La grande guerra 15′-18′ in Adamello..per non Dimenticare
Dati Tecnici
- Dislivello: 2300m+
- Lunghezza: 35km
- Difficoltà: PD, II+
Relazione
Gita molto lunga, senza grandi difficoltà , ma dallo sforzo fisico considerevole visti i grandi sviluppi e i notevoli sali e scendi che si affrontano dalla partenza. Da affrontarsi solo con la giusta preparazione fisica. In giornata a piedi solo per grandi alpinisti veloci, altrimenti in due giorni fattibile per la maggior parte del pubblico. Possibilità di dividere la gita in 3 giorni con pernottamenti a Rifugio Lobbia e Rifugio Mandrone.
Da Passo Presena 2997m raggiungibile comodamente con gli impianti di risalita del comprensorio Ponte di Legno Tonale imboccare la classica discesa su sentiero che conduce alla Piana del Mandrone dopo 600m di discesa. Proseguire in traverso lungo la meravigliosa piana del Mandron attraverso acquitrini spesso caratterizzati dagli eriofori in fiori fino a raggiungere l’imbocco del Ghiacciaio del Mandrone a circa quota 2700m. Proseguire a piedi legati per il ghiacciaio e quindi salire a sinistra in direzione del Rifugio Ai Caduti dell’Adamello 3000m, proprio sotto la cima della Lobbia Alta. Raggiungere il Passo Lobbia Alta 3040m dove è situato l’altare di granito dove Papa Giovanni Paolo II recitò la messa nell’anno 1988. Pernottare al Rifugio Lobbia dove è possibile apprezzare tramonti e notti stellate mozzafiato.

Al mattino prima dell’alba dal Passo Lobbia Alta scendere sul Ghiacciaio della Lobbia perdendo circa 100 metri di dislivello. Puntare l’intaglio a sinistra del Corno di Cavento e iniziare la traversata della vedretta fino alla base della grande parete NW del Cavento. Per parete, a tratti attrezzata e con pendenza massima attorno ai 45° e caratterizzata da sfasciumi raggiungere il Passo di Cavento a 3191m di quota, dove è situato il Bivacco Laeng. Con l’ausilio di alcune corde fisse o, meglio, allestendo una corda doppia di circa 15/20m calarsi sulla Vedretta di Lares perdendo anche in questo caso in totale circa un centinaio di metri. Traversare ora verso S in leggera salita stando a sinistra del crinale roccioso E del Cavento quindi con una curva ad U attorno allo stesso salire sulla cima del Corno di Cavento 3402m. Panorama splendido su Dolomiti di Brenta, sul Carè Alto, sul crinale del Monte Fumo – Dosson di Genova – Cresta Croce e sui ghiacciai dell’Adamello Presanella.
Ritornare sul Ghiacciaio di Lares per il medesimo percorso di salita, risalire con l’ausilio di alcune corde fisse fino al Passo Cavento, scendere a piedi fino al Ghiacciaio Lobbia quindi fino al pianoro glaciale. Salire al Passo Lobbia Alta 3040m e scendere sul Ghiacciaio del Mandrone, quindi raggiungere il rifugio Mandrone e risalire infine a Passo Presena dove è possibile prendere gli impianti del comprensorio Ponte di Legno Tonale per tornare infine al Passo del Tonale.
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