Una marceria che metà basta, ma il bello dell’alpinismo esplorativo è proprio questo, trovarsi di fronte ad ogni possibile situazione e adeguarsi. Parola d’ordine DELICATEZZA, ma nonostante l’attenzione penso di aver scaricato almeno un centinaio di sassi giù nei canaloni impervi della Val Cedec e della Val Zebrù. Da Rifugio Forni saliamo ai Passi Zebrù passando per il Rifugio Pizzini, con sempra in bella vista il Re. Quindi per cresta tocchiamo le due cime delle Pale Rosse. Luoghi di memoria, resti della Grande Guerra e tormentati dall’erosione di Madre Natura. Grazie a Marco, fedele compagno di avventure, per questa giornata piuttosto intensa, l’avevo sottovalutata, ma come sempre in montagna non si sa mai quello che ci si può trovare davanti. RItorno di pubbliche relazioni dai Compagnoni del PIzzini e all’accogliente Rifugio Stella Alpina. Quanto è bella la montagna autunnale?