Le trincee di Cima Bleis di Somalbosco e le Bocchette di Val Massa

Le trincee di Cima Bleis di Somalbosco e le Bocchette di Val Massa

L’itinerario qui proposto è dedicato, oltre che al nostro territorio, all’eredità che la Grande Guerra ci ha lasciato e vuole essere memoria del passato e del presente che convivono ancora oggi a distanza di oltre un secolo sulle nostre amate montagne.

Cima Bleis di Somalbosco e Cuna del Coleazzo

Le trincee di Cima Bleis di Somalbosco sopra Ponte di Legno rappresentano la più evidente impronta della Prima Guerra Mondiale sui nostri versanti alpini. Facilmente raggiungibili a piedi o in bicicletta le trincee offrono spunti di riflessione e memoria specialmente in tempi come quelli odierni.

La partenza dell’itinerario è a Villa Dalegno, frazione del comune di Temù, più precisamente nei pressi della santella appena sopra l’albergo Eden, a circa 1400 metri di quota. Seguendo la ripida strada ciotolata sulla sinistra e superando alcuni tornanti raggiungiamo località Castèl, splendido dosso sito a quota 1550m caratterizzato da un piccolo agglomerato di baite. Dopo una breve sosta alla fontanella proseguiamo sulla destra seguendo la mulattiera, a tratti sterrata, che conduce fino a località Prebalduì a 1800 metri di altitudine, balcone dalla vista eccezionale sul fondovalle e sul gruppo dell’Adamello. Dopo aver svoltato a destra e ignorato il ripido sentiero che porta a Malga Coleazzo proseguire inizialmente in falsopiano lungo il segnavia 58 che con una pendenza costante attraverso un meraviglioso bosco di abeti prima e di larice poi ci conduce appena oltre il limite boschivo a località Prisigai, a circa 2170 metri di quota. Lo sguardo spazia sul gruppo dell’Adamello e dell’Ortles Cevedale. L’area è attrezzata per la sosta con tavolini e specialmente nel periodo estivo inoltrato è avara di acqua proprio per via della morfologia della zona. Da qui è preferibile abbandonare i mezzi a due ruote e proseguire a piedi. Alle spalle della malga, sulla destra con la faccia a monte, infatti, parte un piccolo sentiero che salendo circa 150 metri in quota lungo la prateria ci conduce all’imbocco delle trincee e delle gallerie sotterranee costruite dagli alpini nel periodo bellico. Muretti a secco, tunnel che scendono nelle viscere della montagna, incroci, gradini a picco e feritoie sono in attesa solo di essere esplorate e visitate. Queste fortificazioni rappresentavano la seconda linea del fronte, vitale per l’eventuale resistenza dopo l’avanzamento del “nemico”. Le trincee e le rispettive gallerie sotterranee si sviluppano per parecchie centinaia di metri formando una vera e propria rete sotterranea di difesa. L’escursione fino qui proposta è consigliabile a mio giudizio nel periodo autunnale, momento in cui la Natura si tinge di colore dorato e offre i migliori contrasti possibili in termini di visioni.

Cima Bleis di Somalbosco e Cuna del Coleazzo

Proseguendo sulla sinistra è possibile ricongiungersi, dopo un breve tratto pianeggiante in costa, al sentiero principale che conduce alle Bocchette di Val Massa attraversando la meravigliosa Valle del Tufo fino a quota 2499m. Le bocchette di Val Massa sono la più evidente e meravigliosa testimonianza della Grande Guerra sui versanti a nord di Ponte di Legno. Ancora intatte e ben conservate custodiscono le memorie di un passato lontano che oggi tutti noi sentiamo invece molto vicino. Che gli errori del passato servano di monito per cercare a tutti i costi un futuro di pace e serenità come quella che oggi abbiamo la fortuna di vivere qui nelle nostre amate montagne.