29-09-19
Niente a questo mondo saprà sostituire la fotografia. La possibilità di soffermare lo sguardo su ogni singolo dettaglio, di fermarsi e leggere nel disegno della Natura ricordi ed emozioni sono possibilità incredibili. I filmati in montagna sono sì più coinvolgenti, ma hanno il difetto di essere troppo veloci da seguire, non lasciano spazio alle pause. La fotografia queste pause le sa invece offrire. La Valle Adamè è un qualcosa che dovrebbe essere copiato e ripetuto in ogni vallata alpina. Isolamento, impatto dell’uomo sulla Natura pressochè trascurabile, silenzio immacolato, bestie che pascolano libere, senza cancelli o recinti… Il senso di libertà che provo in questo luogo è difficilmente esplicabile sotto forma di testo scritto. È oltretutto complesso anche da immaginare. L’unico modo è vivere. Qual miglior modo se non sulla cima simbolo del gruppo dei Diavoli del Salarno? Ascensione lungo lo spigolo N seguendo l’itinerario aperto nel 1920 dal grande alpinista ed esploratore Arrigo Giannantonj su difficoltà piuttosto disomogee e roccia generalmente buona seppure sporcata dai soliti licheni. Nel complesso il voto che le assegno è più che meritato. Ci tornerò, magari sulla meravigliosa parete est…