29,30/04/2022
L’Oberland Bernese, tra tutti i gruppi montuosi dell’arco alpino che ho visitato fino ad ora, è l’unico che è stato veramente capace di fare brezza nel mio animo. Montagne che svettano imponenti circondate da immensi ghiacciai, i più grandi delle Alpi sono qui. L’alta quota. Selvaggio bianco, allo stato puro. L’Aletsch è veramente uno spettacolo. Una lingua di ghiaccio lunga oltre 22km, con oltre 115 chilometri quadrati di superficie. Distanze incredibili, a perdita d’occhio. Ogni cima che si ha di fronte è distante ore ed ore. La distesa di bianco è infinita. Can la funivia di Fiesch raggiungiamo il bel villaggio alpino di Fiescheralp. Da lì saliamo qualche centinaio di metri fino a scollinare e raggiungere il ghiacciaio dell’Aletsch e quindi la Konkordiahutte, nei pressi della Konkordiaplatz. Raggiungere il Finsteraarhorn da lì è una vera e propria cavalcata su e giù dal Grunhornlucke. Praticamente nessuno va e torna in un singolo giorno, tutti preferiscono la FInsteraarhornhutte come seconda notte. Il meteo pessimo di sabato però non ci lascia scelta: il giorno seguente avremmo dovuto dare sfogo a tutti i cavalli motore a disposizione per salire fino in cima e tornare a valle in un singolo giorno. Oltre 2500+ su oltre 40 km, fino ai 4274 metri di quota del Finsteraarhorn. L’alta quota fa la differenza. Le distanze sono letteralmente infinite. Un’avventura meravigliosa, memorabile. Un ringraziamento a Marco Trezzi, fedele amico, compagno di avventure indelebili, una bomba sugli sci, un motore inesauribile di passione per le scandole e per le nevi perenni. Trascorrere giornate come queste in sua compagnia è veramente bello e stimolante. Dopo lo Schreckhorn della scorsa estate, anche il Finsteraarhorn è ora nei nostri ricordi, per sempre.